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Sclerosi multipla, Ema rimette un farmaco sotto esame

Farmaci Redazione DottNet | 15/04/2019 18:59

Dopo diverse segnalazioni di problemi immunitari

Ristretto l'uso di un farmaco per la sclerosi multipla (alemtuzumab) dopo le segnalazioni di vari effetti collaterali e problemi al sistema immunitario, al cuore e vasi sanguigni, in alcuni casi terminati con la morte: lo ha deciso l'Ema (Agenzia europea del farmaco), che ha avviato una revisione e deciso di permettere nel frattempo l'uso del farmaco solo negli adulti con la malattia in forma recidivante-remittente molto attiva, che non risponde ad altre terapie. In particolare potranno continuare ad usare l'alemtuzumab (autorizzato in Europa dal 2013) i malati che hanno provato almeno due terapie modificanti (usate per la sclerosi multipla) o quando queste non possono essere usate.

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Chi invece ha tratto beneficio dal farmaco, può continuare ad usarlo, consultandosi con il medico e sotto stretto monitoraggio. Oltre a queste restrizioni, il comitato di sicurezza dell'Ema ha raccomandato di aggiornare le informazioni sul prodotto per avvisare i pazienti e gli operatori sanitari di possibili casi di epatite autoimmune, linfoistiocitosi emofagocitica (iperattivazione del sistema immunitario che colpisce varie parti del corpo), problemi al cuore e vasi sanguigni dopo 1-3 giorni l'assunzione del medicinale, come emorragie ai polmoni, infarto, ictus, dissecazione dell'arteria cervicocefalica e neutropenia grave (riduzione di alcuni globuli bianchi nel sangue). I medici devono considerare di interrompere la terapia nei pazienti che mostrano i sintomi di queste patologie, e i malati chiedere subito aiuto al medico. I sintomi possono comparire anche fino a 4 anni dopo l'inizio della terapia.

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